RACCOLTA CONCLUSA IN DATA 24/09 – GRAZIE A TUTTI!!!!
Raccolta fondi per Associazione Quartieri Spagnoli
Che cos’è un passo? E’ il possibile di fronte al tutto.
Padre Gianmaria Polidoro
Crediamo fortemente che l’educazione scolastica e la Formazione possano essere un’occasione determinante per il futuro dei ragazzi dei quartieri. Vogliamo impegnarci per sostenerli in questo percorso fondamentale per la loro vita.
Questa è la storia del progetto
I Quartieri Spagnoli non si amano, si vivono. Per me sono un microcosmo della vita. Tutto succede lì e soltanto guardando da vicino s’impara qualcosa”.
Queste le parole della scrittrice americana Heddi Goodrich, che proprio nei vicoli dei quartieri ha ambientato uno dei suoi romanzi, “Perduti nei Quartieri Spagnoli”.
Ed è proprio questo ciò che hanno deciso di fare circa 40 anni fa Annamaria, Lina e Giovanni, dando vita a quella che è oggi una delle realtà più belle del quartiere, l’Associazione Quartieri Spagnoli.
Da sempre, L’AQS si occupa di protezione sociale dei più deboli: dal volontariato per le donne detenute svolto dal 1978 alla presenza quotidiana ai Quartieri Spagnoli con lavoro aperto sulla strada e una varietà di servizi per la popolazione locale.
Oggi l’Associazione è impegnata quotidianamente nel sostegno a più di 120 persone del quartiere con interventi di sostegno in ogni campo.
Ed è in questo difficile contesto che l’AQS continua ad impegnarsi per realizzare interventi di sostegno dei ragazzi per la lotta alla dispersione scolastica e per il loro successo formativo.
Riuscire a garantire il prosieguo del percorso scolastico costituisce, spesso, la svolta decisiva nell’indirizzare il futuro dei ragazzi del quartiere.
Nel corso degli ultimi mesi, alle consuete difficoltà si sono aggiunte le problematiche legate al Covid ed all’interruzione della frequenza scolastica.
“Molto spesso i ragazzi non hanno la disponibilità di un computer in casa e, di fatto, senza il nostro intervento sarebbero stati esclusi totalmente dal percorso scolastico”, ci spiega Maria Rosaria, la responsabile dei servizi educativi.
“In sede disponiamo di pochissimi computer. Abbiamo cercato di fare quello che potevamo, provando ad aiutare tutti i ragazzi in questa situazione estremamente difficile. Era essenziale non far perdere loro il contatto con la realtà scolastica e con l’importanza della formazione”.
Con discrezione, Maria Rosaria ci lascia intendere che la preoccupazione maggiore riguarda il prossimo anno scolastico.
“se dovesse accadere di nuovo una chiusura forzata e prolungata, avremmo grandi difficoltà”.
Attraverso le buone azioni, Myangelwin proverà ad aiutare l’AQS ed i ragazzi del quartiere.